Niente inceneritore, ma nemmeno idee e programmi sostenibili!

Finalmente apprendiamo ufficialmente che il progetto Inceneritore è stato abbandonato.
Vale la pena, però, fare alcune riflessioni in merito al tema gestione dei rifiuti.
1. L’abbandono del progetto inceneritore non è stato determinato da una revisione progettuale del sistema, bensì dalla mancanza del suo sostentamento economico in primis e, per seconda causa, l’apertura di una nuova via per bruciare i residui dei rifiuti, tramite i cementifici, come decretato dal governo uscente . In alcuni casi, questa prospettiva potrebbe essere addirittura peggiore di un inceneritore! Chi controlla regolarmente le emissioni nell’aria e le immissioni dei residui sul suolo, di un privato che brucia per la propria produzione? Ovviamente, l’ente pubblico, ma con cadenze e responsabilità ben diverse, rispetto a quelle previste per un vero e proprio stabilimento dedicato alla combustione dei rifiuti; potrebbe essere buono il detto: dalla padella nella brace! E con tanto di euforismo popolare.
2. L’abbandono del progetto inceneritore apre un enorme buco gestionale della partita rifiuti; infatti, non esiste un piano di gestione moderno e al passo dei tempi e la patata bollente sarà sicuramente lasciata in eredità ai governanti prossimi; saranno in grado di predisporre un piano operativo moderno, eco-sostenibile e, soprattutto, condiviso con i vari attori politico-culturali-economici? Date le premesse politiche su questo avvio di campagna elettorale (perché è già partita) che, come sempre, privilegia i nomi dei candidati alla presidenza invece dei programmi , penso proprio che questo tema della gestione dei rifiuti, sarà davvero gestito nella solita maniera pressapochistica, come è stato in questi quindici anni.
3. Manca, indubbiamente, una capacità di coinvolgere le varie componenti della società (economica, sociale, ambientalista) per migliorare e approfondire un percorso virtuoso di gestione della risorsa “rifiuto”; non più bruciare, sotto qualsiasi forma, bensì ridurre alla fonte, oppure riciclare e riutilizzare. Anche qui la politica ha toppato, in questi anni e si rischia di ripetere gli errori del passato; non vi è presa di coscienza, sia politica, sia sociale, del problema della gestione rifiuti.
Alcune tracce, non certo esaustive, però da sviluppare, a mio avviso:
– Predisposizione di un tavolo tecnico, con coinvolgimento della associazioni delle categorie, economiche, associazioni ambientaliste, rappresentanti degli amministratori condominiali , classe politica, dove discutere delle linee guida generali relative alla gestione dei rifiuti a livello provinciale, uniformando per tutto il territorio il modus operandi.
– Predisposizione dei progetti di realizzazione del sistema generale del trattamento del residuo indifferenziato
– Realizzazione del progetto migliore, scelto in base alle linee guida dettate dal tavolo tecnico.
Abbiamo atteso quindici anni di tira-molla, con una classe politica letteralmente allo sbando su questo tema; in un anno o poco più, si potrebbe definire tutta la questione seriamente, con analisi tecnica seria e con il coinvolgimento di tutti gli attori, come da sani principi di democrazia partecipativa; chi avrà il coraggio di prendere questa proposta nel proprio programma politico? Non credo gli attuali politici, poiché hanno dato prova di totale incapacità in ben quindici anni di governo, non sapendo ascoltare chi sosteneva da sempre la totale inutilità del progetto inceneritore.
Permettetemi, infine, un ringraziamento a Nimby Trentino e a Coordinamento Trentino Pulito, di cui faccio parte, per l’impegno profuso in questi anni, nel fare informazione seria, con supporti tecnici e medici; in realtà è grazie a queste associazioni se il percorso è ancora aperto a soluzioni più moderne e sostenibili, nell’interesse del bene collettivo e non certo grazie ai vari politici che stanno facendo a gara nel mettersi in mostra per segnalare la loro contrarietà all’inceneritore. Dov’erano questi signori al referendum che avrebbe potuto fermare il progetto già dieci anni fa? E saranno in grado di proporre una strada diversa, nei prossimi programmi per le imminenti elezioni provinciali, magari prima di parlare di candidati vari?
Marco Ianes -Trento

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locandina conferenza pubblica

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Buon termine, ma soprattutto migliore inizio…

A tutti i migliori auguri per un buon fine anno, ma soprattutto un augurio di un migliore anno nuovo!
> Che possa portare felicità e serenità, in questi tempi di forte crisi di lavoro e di valori.
> Molte scadenze importanti sono presto imminenti, nel nuovo anno che verrà; speriamo che tutti, assieme, si possa riuscire a cambiare in positivo questa situazione di crisi del lavoro, della politica e dei valori. > Buon anno nuovo a tutti.
>
> Marco Ianes, Lucia Coppola,Aldo Pompermaier.
>

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Da Rovereto parte il percorso programmatico e di confronto con i cittadini

E’ partito ieri da Rovereto il percorso del movimento Ecologisti e Reti civiche per la definizione di un programma partecipato che guarda all’Europa e ha forti basi territoriali. L’incontro e’ stato moderato da Ruggero Pozzer (Verdi di Rovereto) e Michele Trainotti (responsabile provinciale programma); sono inoltre intervenuti Marco Ianes e Lucia Coppola (co-portavoce provinciali) e Giorgia Nisi (co-portavoce dei Verdi di Rovereto).

Nel corso della serata una quarantina di cittadini si sono confrontati su proposte e idee concrete per dare all’autonomia  trentina una dimensione da protagonista nel quadro nazionale ed europeo. Il Trentino, nell’ambito della Macro-regione alpina e dell’Egregio, come laboratorio europeo di innovazione sociale, economica e tecnologica e motore del processo di cambiamento verso un modello di sviluppo eco-sostenibile. 

Dieci i messaggi caratterizzanti:

  • SI al recupero di territorio,  NO al consumo di suolo;
  • SI al recupero della materia/rifiuto, NO all’inceneritore;
  • SI ad un’azione incisiva e ad una pianificazione puntuale, NO ad un uso limitato delle rinnovabili;
  • SI alla  mobilità intelligente ed alle infrastrutture digitali, NO a strade e opere impattanti;
  • SI ad economia libera e democratica, NO ad un’economia assistita e per pochi;
  • SI alla riscoperta dei prodotti del territorio, NO ai pesticidi in agricoltura;
  • SI alla responsabilizzazione dei cittadini, NO alla mercificazione dei diritti;
  • SI alla libera scelta dei cittadini, NO a questo modello di consumo;
  • SI alla rappresentanza e alla riduzione dei costi della politica, alla partecipazione e alla democrazia diretta, NO agli sprechi della politica;
  • SI ad un Trentino glocale, europeo e capace di autogoverno responsabile, NO ad un’autonomia chiusa in se stessa.

Percorso e materiale del progetto sono disponibili sul nostro blog  (https://ecologistiecivicitrentini.wordpress.com/le-proposte/).

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Parte la presentazione del programma itinerante da costruire assieme ai cittadini.

Un nuovo modello sociale ed economico è necessario.In questi momenti difficili siamo costretti a rivedere molte priorità di investimento delle risorse pubbliche. Ogni amministratore deve, e dovrà sempre più, fare i conti con contrazioni esponenziali delle risorse. Garantire i servizi ed evitare la caduta della qualità degli stessi ė sicuramente una delle priorità da perseguire, ma non è possibile farlo con i modelli economici che ci hanno portato e ci porteranno, sempre più, verso il ribasso della qualità della vita.
Non vi è dubbio che determinate politiche economiche e sociali, finora adottate, sono state possibili per la grande disponibilità economica che abbiamo avuto. Ora è necessario cambiare approccio e pure rimodellare le priorità. Che senso ha, per esempio, predisporre tagli lineari a sanità, scuola e servizi pubblici e poi continuare a sostenere operazioni immobiliari come, ad esempio,un centro congressi presso il nuovo quartiere delle Albere? Ha davvero il sapore amaro di una beffa nei confronti dei cittadini ai quali vengono richiesti sempre maggiori sacrifici. Un nuovo modello di sviluppo è quindi necessario e la cosa non rappresenta un’utopia. “Piccole grandi opere”, al posto di faraonici progetti, possono essere possibili per creare sviluppo, lavoro e rispetto e tutela del territorio e dell’ambiente. Gli investimenti destinati a queste vere e proprie “cattedrali nel deserto”potrebbero, ad esempio,essere dirottati verso progetti di recupero edilizio del patrimonio immobiliare pubblico, ottenendo un triplice beneficio: si darebbe lavoro al settore edilizio ed impiantistico elettrico e termoidraulico che versa in forte crisi, si metterebbero in sicurezza stabili fatiscenti o malridotti e si contribuirebbe ad un notevole risparmio energetico, fonte primaria di “produzione di energia ” ( la miglior produzione di energia è quella risparmiata)! Questo è solo un esempio pratico e diretto, non utopistico, di corretta scelta di impiego delle risorse pubbliche; questo è un inizio di corretto approccio verso un modello di sviluppo eco sostenibile, che noi andiamo proponendo nel nostro programma di buon governo dei beni comuni. Non vogliamo assolutamente passare per la forza politica del no a prescindere; noi abbiamo molti si, molte proposte che mettono in primo piano i concetti di salvaguardia della salute, della tutela del lavoro, dello sviluppo economico delle imprese, il tutto in sinergia con il rispetto dell’ambiente e del territorio in cui viviamo e dell’autonomia che sosteniamo fortemente e vogliamo assolutamente mantenere e preservare, ma con schemi diversi da quelli finora adottati e senza scadere nella rappresentazione teatrale e assurda che qualche noto esponente politico vorrebbe attuare, con musei che hanno un futuro poco credibile e difficilmente comprensibile.
Quindi noi proponiamo una visione diversa della gestione dell’autonomia trentina, mettendo al centro le vere priorità necessarie per un modello diverso. Il programma è stato abbozzato come contenuto di idee da sottoporre alla cittadinanza. Stiamo partendo per un viaggio itinerante nel nostro Trentino, convinti che sottoporre alla gente le nostre idee, per raccogliere altrettante idee, osservazioni, necessità dei territori, sia un passaggio fondamentale per una forza ecologista e civica che ha l’ambizione di provare a proporre approcci diversi e innovativi di gestione dei beni comuni. Saremo aperti a chiunque vorrà dialogare con noi: cittadini, istituzioni e forze politiche, senza preclusione alcuna, ma proponiamo un modello nuovo, non cerchiamo facili consensi e non facciamo politica urlata, rispettando anche chi ha deciso strade diverse per proporre alternative, pur non condividendone, spesso, i metodi che sembrano poco democratici . Vogliamo, in primis,ragionare assieme alla gente, proponendo un programma aperto e in costruzione, che parta dal concetto, possibile e necessario, di generare un modello di sviluppo diverso ed eco sostenibile. Per una politica costruttiva, di dialogo e confronto, ma innovativa, convinti che le risposte sono in questi nuovi modelli, che altrove , come ad esempio in Germania, stanno dando effetti notevoli di sviluppo economico e sociale. Aspettiamo confronti e dibattiti, nelle nostre iniziative informative. Partiremo il 6 dicembre da un incontro a Rovereto alle 20.30 presso la sala del Brione, per poi proseguire in ogni valle, con incontri territoriali aperti ad associazioni, movimenti e gente di buona volontà.
Marco Ianes – co portavoce Ecologisti e reti civiche Verdi Europei Trentino.

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Trentino in Europa: presentato il programma per le provinciali 2013 ; programmi e non candidature!

Si è svolta sabato 27 ottobre la conferenza stampa di presentazione del programma per un buon governo provinciale, degli Ecologisti e reti civiche-verdi Europei del Trentino.

In sintesi ecco la presentazione; per chi vuole approfondire, lascio i links per il testo del programma vero e proprio e le slides della presentazione.
Link: http://marcoianes.net/doc/20121026-il-trentino-che-vorremmo.pdf
http://marcoianes.net/doc/slides20121026-Il_trentino_che_vorremmo.pdf
Proponiamo una gestione diversa della nostra autonomia, senza denigrare ciò che di buono è stato fatto, ma cercando di migliorare ulteriormente.
Un piccolo esempio: abbiamo una buona legge provinciale sulla regolamentazione dell’energia, ma la stiamo usando solo nel settore idroelettrico, snobbando lo sviluppo su larga scala delle altre fonti rinnovabili, come il fotovoltaico,l’eolico, la biomassa. Quindi regolamentare in questo campo è necessario.

Siamo in piena disorganizzazione totale in merito alla gestione dei rifiuti residui; si fa l’inceneritore a tutti i costi, è quello che ci è stato detto fino a pochi giorni fa, ma ora vengono a galla le grandi contraddizioni che noi abbiamo sempre evidenziato. Quindi ecco la necessità di un programma politico che veda la gestione della partita dei rifiuti con un approccio radicalmente diverso. E questo nel nostro programma è contemplato: non più rifiuto,ma materia da re immettere nel ciclo produttivo, con notevole risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente. Vogliamo mettere in campo una mobilità che sia sostenibile, non solo economicamente, ma anche ambientalmente.

Ma non di solo ambiente vogliamo parlare; lavoro, scuola e formazione, università, rapporti con le imprese e tra le imprese, per una crescita e uno sviluppo eco sostenibile della nostra economia.

Vediamo la grande opportunità di avere un’autonomia che spesso è stata usata per erogare soldi pubblici in maniera poco trasparente e a volte quantomeno discutibile.Noi intendiamo salvaguardare la nostra autonomia, dando valore agli investimenti pubblici e sostenendo una visione economica diversa da quella che mira solamente all’erogazione di contributi a pioggia. Autonomia che per noi significa opportunità di ricerca su nuove strade per la gestione dei rifiuti, per la gestione energetica, per lo sviluppo agro turistico e per la tutela e la valorizzazione del territorio. Un’autonomia reale al servizio di tutti e per la crescita di tutti.

Proponiamo, quindi, un nuovo modello di sviluppo, un modello aperto alle innovazioni e che abbia un approccio diverso alla gestione delle risorse pubbliche. Un modello trasparente, che valorizzi anche e soprattutto i giovani, che favorisca il ricambio naturale e generazionale anche nei ruoli chiave, sia politici, sia amministrativi della macchina pubblica.

Il programma presentato oggi è un punto di partenza e non un programma calato dall’alto; è un documento “itinerante”, con il quale gireremo per il Trentino per raccogliere critiche, osservazioni, proponimenti e integrazioni, al fine di renderlo il più possibile “un programma per tutti e di tutti”. Per prepararci ad una forma di governo diversa e innovativa. Noi proporremo il nostro programma alla gente e alle forze politiche e civiche del Trentino, ribadendo una visione innovativa di un’autonomia vera, innovativa e propositiva, non schiava dei contributi a pioggia, ma interprete di uno sviluppo sociale ed economico per tutti. Con chi saremo? Con tutti coloro che vorranno dialogare con noi e con quelli che condivideranno la nostra visione per un Trentino autonomo che sia promotore di un modello invidiabile, non solamente per la grande disponibilità di risorse avute fino ad ora, ma anche per la qualità di come vengono impiegate queste risorse.

Marco Ianes- co portavoce degli Ecologisti e reti civiche-Verdi Europei

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CONFERENZA STAMPA SABATO 27/10 ORE 10:30 HOTEL AMERICA – TRENTO: Il Trentino in Europa: Proposte programmatiche.

CONFERENZA STAMPA SABATO 27/10 ORE 10:30 HOTEL AMERICA – TRENTO:

Proposte programmatiche aperte ai cittadini del nuovo soggetto politico "ECOLOGISTI E RETI CIVICHE-VERDI EUROPEI" per il governo della provincia di Trento.
Noi presentiamo il programma, che porteremo in giro per la provincia di Trento, dialogando con i cittadini! Altri mirano a spartirsi "le careghe"!

Qualcuno pensa a chi farà il presidente della provincia, noi, invece, vogliamo parlare prima di programmi e poi di persone!!!

Ecco perché SABATO 27/10/2012 ORE 10:30 presenteremo il programma da sottoporre al vaglio dei cittadini; da sabato partirà il nostro viaggio per la provincia di Trento, con incontri e dibattiti, per raccogliere le opinioni della gente sul nostro programma, al fine di tradurle nel programma definitivo con il quale vorremmo presentarci per le prossime elezioni provinciali a Trento.
Un programma costruito dai Trentini, con i Trentini e per i Trentini.
Programmi prima e persone poi!.

Marco Ianes e Lucia Coppola- Portavoce Ecologisti e Reti Civiche- Verdi Europei.

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Meglio tardi che mai: nuovo piano rifiuti a Trento.

Meglio tardi che mai…Apprendiamo, dal quotidiano L’Adige, che la provincia ha preso finalmente atto della necessità di rivedere il piano rifiuti, rielaborandolo visti i risultati ottenuti,soprattutto nella raccolta differenziata. La cosa non può che far piacere a tutti coloro che, da anni, stanno sollecitando questo passo, finora mai nemmeno considerato,anzi osteggiato caldamente, dai nostri governanti provinciali. Mi chiedo perché fino a qualche mese fa le discariche erano in esaurimento, la differenziata non poteva essere spinta oltre certi limiti e l’inceneritore era la soluzione unica possibile. Cosa è cambiato? Presto spiegato: differenziata ben oltre le più rosee previsioni, grazie ai cittadini che si sono impegnati e continuano a farlo, inceneritore non più sostenibile per la mancanza degli incentivi (ecco il perché, in sostanza, del bando deserto!). Intanto, abbiamo perso una marea di tempo e le discariche si continuano a riempire (ma non dovevano esaurirsi a fine 2013?). Se si fosse aperto un dibattito politico serio, con un’analisi delle alternative possibili e con un nuovo piano rifiuti già due anni fa, ora probabilmente staremmo già costruendo il sistema alternativo possibile, avremmo già la tariffa puntuale attiva ( a Trento sarà introdotta a gennaio 2013, solo perché obbligatorio come termine ultimo, non certo per convinzione politica…) e, molto probabilmente avremmo livelli superiori di differenziata. Forse,forse,forse…intanto il tempo passa e chi deve decidere ha rinviato continuamente e così farà fino alle prossime elezioni, ormai! Ben venga questa decisione di rivedere il piano rifiuti e aggiornarlo, ma poteva davvero essere fatto prima, definendo strategie più moderne e più sostenibili, come peraltro indicato da diverse associazioni e anche da forze politiche; come al solito rimane l’amarezza di apprendere che ciò che abbiamo sempre sostenuto, alla fine era corretto, ma chi ci governa ci ha sempre snobbato e classificato come “ciarlatani”. Prendiamo atto, con piacere, che il tempo è davvero galantuomo e, quasi sempre, per fortuna, mette in luce le reali capacità o i veri limiti, sia dei ciarlatani,sia dei politici che non ascoltano, ma si vantano ugualmente di essere paladini di una democrazia partecipativa.
Ne è un esempio il blog “Passo”, dove abbiamo inviato moltissimi spunti e considerazioni sul tema dei rifiuti, ma se andate a cercare i nostri interventi non li trovate, perché non sono mai stati pubblicati; i pochi contributi da noi inviati e pubblicati sono ben nascosti e difficilmente raggiungibili, dispersi in un percorso nascostissimo.Se questa è democrazia partecipativa…; comunque, prendiamo atto che, meglio tardi che mai, qualcosa si sta muovendo, nell’ottica di uno sviluppo maggiormente sostenibile. Saranno i risvolti positivi della crisi, che ha costretto tutti a tagliare spese inutili, compreso inceneritori non più incentivati? Vedremo gli sviluppi, ma intanto il tempo passa e chi deciderà, molto probabilmente, sarà nella prossima giunta provinciale. Ricordiamolo, quando andremo a votare.
Marco Ianes www.marcoianes.blogspot.com
www.politicatrentina.blogspot.com
E-mail: marco

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Follia è continuare a fare le stesse cose, aspettandosi un risultato diverso…

Follia è continuare a fare le stesse cose, aspettandosi un risultando diverso. Albert Einstein.

E da qui vorrei partire, per una riflessione ad ampio raggio, sul modello di impostazione politica che la nostra società continua a perseguire.
Assistiamo, quotidianamente, alla rappresentazione quasi teatrale direi, di una politica avulsa dai programmi futuri, invece imbastita sul personalismo dei soliti soggetti. Il tutto avviene a livello nazionale, con la ricerca dei futuri premier, oppure qui da noi, nel dibattito perenne sul successore alla presidenza della provincia. Nulla di nuovo sotto il sole, di programmi che identifichino percorsi innovativi per risolvere i problemi della disoccupazione giovanile, oppure della mancanza di crescita economica, se ne parla davvero poco. Anche gli approcci politici ad un qualche accenno di programma, presentano poco o nulla di innovativo. Pressione fiscale sempre elevata e sui soliti facili soggetti,tagli secchi e lineari sui soliti facili capitoli di spesa, quali la scuola o la ricerca, solo per citare un esempio a caso. Non sentiamo parlare di misure reali e drastiche contro l’enorme evasione fiscale, che ha in serbo numeri da manovra finanziaria, non si sente parlare di incentivi alla scuola e alla ricerca, ignorando che un paese che taglia fondi sulla formazione della propria gioventù, è un paese destinato al declino inesorabile. Si continua a perseguire con i soliti metodi di proposte politiche che antepongono la forma individualista del leader da seguire, piuttosto che individuare percorsi innovativi che mettono al centro un programma di sviluppo realmente sostenibile. Sinceramente, credo che molte persone stiano valutando se andare a votare oppure no, proprio perché ci si rende conto dell’assenza di programmazione e dell’assenza di una visione futura nuova e sostenibile. Chi avrà il coraggio di parlare seriamente di proposte, senza anteporre un nome o un partito? Perché i giornali non lanciano un concorso di idee su future visioni per una nuova società credibile e sostenibile? Perché si preferisce dare ancora spazio ai nomi, prima che ai programmi? Ecco, mi piacerebbe leggere nei prossimi giorni, che qualche organo di stampa ha aperto uno spazio, magari accessibile a tutti e non solo ai soliti politici noti,in cui ogni cittadino di buona volontà può inserire idee e proposte per il futuro. Anche con questi metodi di stampa innovativa, magari , si potrebbe cominciare a cambiare qualcosa! Ma,forse, questa è utopia o semplice illusione.

Marco Ianes www.marcoianes.blogspot.com
www.politicatrentina.blogspot.com
E-mail: marco

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Prima assemblea della Costituente Ecologista- Ecologisti e reti civiche- Verdi Europei in Trentino

Sabato 19 maggio u.s. si è tenuta l’assemblea della Costituente Ecologista- Ecologisti e reti civiche- Verdi Europei. In Trentino, come nel resto del Paese, sta nascendo un nuovo soggetto politico che ha l’ambizione di portare in primo piano un nuovo modo di fare politica. Vorremmo proporre un modello politico e sociale diverso, basato su una visione generale che parta da una corretta interazione tra ambiente in cui viviamo e progresso sostenibile.

Molte forze politiche, in questi anni, hanno riempito i loro programmi di “rispetto ambientale”, “sviluppo delle energie rinnovabili”, “salvaguardia dell’ambiente”; regolarmente, i partiti giunti al potere, da destra a manca, hanno parcheggiato o, peggio, disatteso, ogni proposta innovativa in merito di abbinamento ambiente-sviluppo. Attorno a questo binomio, la Costituente ecologista vuole costruire il proprio programma per il futuro; un programma innovativo, realistico e non utopistico; un programma che sarà scritto a più mani, dalle varie componenti che stanno dando vita a questo nuovo soggetto politico.

Non si tratta di un remake del gruppo dei Verdi; i Verdi sono una componente del nascente soggetto politico; vi sono, inoltre, molte associazioni ambientaliste, molti movimenti civici che hanno già dato prova di buon governo in campo ambientale, come l’ “Associazione comuni virtuosi”; ci sono anche gli amici dell’associazione “Io cambio”( tra i vari firmatari cito a puro titolo di esempio Mario Tozzi ricercatore-comunicatore,Luca Mercalli Climatologo-Meteorologo, Giobbe Covatta – attore, Dacia Maraini – scrittrice), quelli di “Abbiamo un sogno” (cito alcuni firmatari: Michele Dotti – Educatore, formatore e scrittore, Andrea Segrè – Preside Facoltà di agraria di Bologna, ideatore del Last Minute Market, Riccardo Petrella – Economista, fondatore del Contratto Mondiale dell’Acqua, Jacopo Fo – Scrittore, attore, esperto di eco tecnologie, Dario Fo – Attore, scrittore nobel per la letteratura, Franca Rame – Attrice e scrittrice, Fabio Salviato – Fondatore di Banca Etica); naturalmente i nomi citati sono alcuni degli illustri personaggi che hanno sottoscritto la carta degli intenti; vi sono molte associazioni e reti civiche che stanno collaborando a questo progetto politico, che vuole gettare le fondamenta per un sistema diverso di fare politica.

Alcuni passaggi essenziali del progetto in divenire: si prevede un limite di due mandati per gli eventuali eletti nelle istituzioni,prevediamo un piano operativo di piccole opere pubbliche, al servizio del benessere collettivo, evitando le grandi opere che servono solo alle speculazioni, predisposizione di un piano energetico nazionale, che sia in grado di valorizzare le risorse naturali del Paese, facendo beneficiare i cittadini dello sviluppo eco-sostenibile, con attenzione al rispetto ambientale, ma con lo sviluppo economico di un sistema ben organizzato. Questi sono solo alcuni cenni del programma che sta nascendo, sia a livello nazionale, sia a livello locale.

Le persone attente e interessate al progetto sono molte e molti cittadini si stanno avvicinando al movimento, chiedono informazioni e alcune persone stanno già collaborando alla stesura del programma politico del nascituro soggetto. Un’agorà dove tutti i soggetti che sono interessati ad uno sviluppo eco-sostenibile possono trovare spazio per il confronto, portare idee e condividerle con altre persone; contribuire attivamente a costruire un vero programma che ponga al centro una dimensione più umana della vita, con un occhio di riguardo al vero benessere della collettività, in armonia con il mondo che ci circonda e con una progettazione futura tesa a salvaguardare il mondo in cui viviamo, per tentare di consegnarlo ai nostri figli e nipoti, senza doverci vergognare troppo per quello che abbiamo scelleratamente fatto finora.

Una visione ricca di speranza? Certamente si, ma sicuramente, visto il panorama politico generale, vale la pena di provarci; peggio di così non può andare ! Cambiamento radicale dell’approccio politico, per lo sviluppo di un nuovo modello politico eco-sostenibile; questo il motivo trainante, condito con volti nuovi che vogliono dedicarsi al bene comune.

Noi vogliamo provarci e ci mettiamo in gioco, aprendo le porte a tutti gli uomini e donne di buona volontà.

Marco Ianes e Lucia Coppola – portavoce Costituente Ecologista Trentino.

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